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Daniele Del Giudice (1949–2021)

Auteur de Lines of light

19+ oeuvres 439 utilisateurs 11 critiques

A propos de l'auteur

Œuvres de Daniele Del Giudice

Lines of light (1985) 103 exemplaires
Take-off (1994) 94 exemplaires
Le stade de wimbledon (1983) 92 exemplaires
Mania (1997) 41 exemplaires
Orizzonte mobile (2009) 22 exemplaires
Dans le musée de Reims (1988) 16 exemplaires
I racconti (2016) 13 exemplaires
Nel segno della parola (2005) 9 exemplaires
In questa luce (2013) 5 exemplaires
L'Oreille absolue (1998) 4 exemplaires
Marchands de temps (2012) 3 exemplaires
ATLANTE OCCIDENTALE n. 37 (2003) 2 exemplaires

Oeuvres associées

The Quality of Light: Modern Italian Short Stories (1993) — Contributeur — 13 exemplaires

Étiqueté

Partage des connaissances

Nom canonique
Del Giudice, Daniele
Date de naissance
1949
Date de décès
2021-09-02
Sexe
male
Nationalité
Italy
Lieu de naissance
Roma, Italy
Lieux de résidence
Venice, Italy

Membres

Critiques

Breve esperimento sul tema della visione, del racconto e della verità. Un racconto denso di suggestioni che tuttavia non riesce ad andare oltre lo status di esperimento (e che apparentemente all'uscita non venne ben capito, tanto che ricevette critiche per via dell’apparentemente arbitrario accostamento di immagini d’opere d’arte al racconto - parlo della prima edizione Mondadori - e perfino per il prezzo di 24.000 loro). Comunque godibile e coerente con il percorso di Del Giudice che sto scoprendo.… (plus d'informations)
 
Signalé
d.v. | May 16, 2023 |
Ho letto in sequenza i primi tre libri di Del Giudice, pubblicati tra il 1983 e il 1988. Questa raccolta di racconti mi porta al 1997 e mi fa capire meglio che cosa ho tanto apprezzato del Del Giudice della metà degli anni '80 e che cosa non mi piace di quello di un decennio dopo. Accomunati dalla parola mania, evocata esplicitamente o implicitamente nei testi, questi racconti - in particolare i primi quattro - aderiscono al genere del "thriller" e raccontano di violenza e morte. La scrittura suona "contemporanea", nel senso dei narratori più pop incontrati negli stessi anni, il che fa perdere l'aura di "classico" che subito ho attribuito a Del Giudice e lo mescola ad altri autori. Per esempio, Evil Live parla dell'internet - e di storie di violenza tramite esso veicolate - come avrebbe potuto farlo, per esempio (e senza valutazione negativa) un Genna. Della differenza mi accorgo soprattutto arrivando al quinto racconto, che è in realtà del 1984 e in cui ritrovo la scrittura e il respiro dei romanzi che ho amato. Ritrovo anche una forte dualità tra due protagonisti e, infine, un'enfasi sul racconto della tecnica/scienza che pure tanto avevo apprezzato in Atlante Occidentale, a ora il suo libro che ho amato di più.… (plus d'informations)
 
Signalé
d.v. | May 16, 2023 |
«Forse ci sono tempi diversi dal nostro in cui Einstein e Kakfa escono ogni giorno di casa, stanno per incontrarsi, tornano indietro; escono di nuovo, sono sul punto di farcela, ritornano a casa, O tempi ciclici in cui Einstein e Kafka si incontrano ogni tanti anni e dicono “Ancora lei!”, tempi dell’attesa in cui passano la vita aspettando d’incontrarsi e ogni istante potrebbe essere quello buono, ma non si incontrano perché in realtà si sono già incontrati senza che nessuno dei due se ne accorgesse; o tempi biforcuti in cui si incontrano e contemporaneamente non si incontrano, e il fatto è del tutto equivalente». (p. 65)

Un inizio cinematograficamente perfetto, un confronto fra mondi e menti (l’umanesimo, la scienza) che si incontrano sulla passione picaresca del volo, una serie di note sopraffine sul mondo e sulle cose, una lingua avvolgente. Un romanzo breve per me perfetto.
… (plus d'informations)
 
Signalé
d.v. | 2 autres critiques | May 16, 2023 |
Una detective story sui generis che abita lo spaesamento, la sospensione, l’imbarazzo, il mistero. Calvino lo definì libro insolito, mi permetto di interpretarlo usando l'aggettivo sorprendente. La lettura genera una continua tensione verso l’inatteso che nel mio caso è continuata anche a libro terminato: nella mia ignoranza non conoscevo Bobi Bazlen e il mix di finzione e realtà che il romanzo presenta mi ha lasciato con un’ultima, potente, sorpresa. Cercherò gli altri suoi libri, pur sapendo che la malattia ormai gli impedisce di scriverne di nuovi.… (plus d'informations)
 
Signalé
d.v. | 1 autre critique | May 16, 2023 |

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