Albert Borris
Auteur de Crash into Me
Œuvres de Albert Borris
Étiqueté
Partage des connaissances
- Nom légal
- Borris, Albert
- Sexe
- male
- Pays (pour la carte)
- USA
- Lieux de résidence
- Moorestown, New Jersey, USA
- Études
- Glassboro State College, BA, Psych
Temple University, MA, Psych
Licensed Clinical Alcohol Drug Counselor
Membres
Critiques
Prix et récompenses
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Statistiques
- Œuvres
- 1
- Membres
- 282
- Popularité
- #82,539
- Évaluation
- 3.5
- Critiques
- 18
- ISBN
- 6
- Langues
- 2
E’ un romanzo che parla di suicidio, omosessualità, il senso di colpa, l’abbandono, la ribellione, il dolore, la morte e la vita. Un mix di elementi mescolati fra loro in modo addirittura estrema che può portare un lettore distratto a sottovalutare l’intento dell’autore e l’intero libro.
Un inizio particolare, a tratti grottesco, con un gruppo di ragazzi che scappano di casa per poter fare un tour delle tombe di suicidi famosi in giro per l’America. Un gruppo di ragazzi, conosciutosi su una chat dedicata interamente a persone con intenti suicidi, che fuggono dalle loro vite e dai loro problemi con lo scopo di realizzare i loro desideri, i loro ultimi desideri. Sono tutti recidivi, hanno provato tutti a farla finita in qualche modo, fallendo. Stanno cercando di fuggire dalla vita che li ha feriti e di farsi coraggio nel compiere il passo definitivo: uccidersi in gruppo.
Una sorta di terapia autodistruttiva che mira a distruggere le ultime resistenze interiori e gli ultimi albori di istinto di sopravvivenza, devono e vogliono morire e firmano un patto definitivo, con la morte. Un impegno con il branco.
E qui che il lettore rimane un po’ perplesso di fronte a questo gruppo di ragazzi, casinisti più che mai, che sembra desiderare la morte in ogni modo e che ne parlano con leggerezza estrema, è della vita che invece parlano con toni duri e di biasimo. Un modo al contrario che colpisce e lascia perplessi. Perchè sembrano rincorrere la morte? E perchè le loro motivazioni, quando riusciamo a scongere qualche motivazione, sembrano vuote e stupide? Perchè i genitori non stanno controllando questi ragazzi che tanto pericolosamente barcollano, urbiachi, sull’orlo dell’autodistruzione? Perchè nessuno vede nulla e li lascia scivolare via?
Nel momento in cui ci rendiamo conto che è proprio questo il problema, la solitudine, che più o meno ha colpito tutti loro nel profondo, che ci rendiamo conto che nessuno sembra vederli o volerli salvare semplicemente prchè non c’è nessuno. Ognuno di loro è solo e sta cercando di esorcizzare quella solitudine come può, cercando di porgli fine, in qualunque modo.
Sarà proprio per questo che questo fantomatico viaggio si trasformerà in una confusionaria, dolorosa e assurda terapia di gruppo. Una terapia che sembra andare a colmare e a sanare proprio il punto focale cheunisce tutti loro. Il branco li aiuterà a trovare un’alternativa alla morte, parlandogli proprio della morte e sviscerandola in tutti i suoi aspetti più distruttivi. Nessuno che parla della vita, di ciò che potrebbero lasciare alle spalle, delle speranze e del futuro; è un viaggio nel baratro che li spingerà inevitabilmente nel buoi e quindi, di conseguenza, ad anelare la luce e il futuro che tanto testardamente si vogliono precludere.
Owen. Frank. Jin-Ae. Audrey.
Ognuno di loro viaggerà con i suoi fantasmi ma sarà proprio il silenzioso e introverso Owen a esternare maggiormente quel disagio che si porta dietro da tanti sottoforma di pianti improvvisi e risposte criptiche. Allora inieremo a comprendere che forse, questi ragazzi, non sono semplicemente affetti di “noia di vivere” e non sono semplicemente un gruppetto di ragazzini viziati e nulla facenti. Forse dietro quegli atteggiamenti arroganti c’è qualcosa di più…
Sapete perchè cerco di ammazzarmi? Perchè sono un assassino.
… Sì, è proprio così.
Un romanzo che racconta di vite crudeli e di ragazzi che hanno decine di motivi che li spingono a morire, che non hanno ragioni per vivere e che l’ingiustizia della vita è sempre incredibile. Un romanzo che ci sprona a riflettere e che, alla fine, ci mostra anche un’importante lezione: Non importa quante ragioni per voler la Morte ti dia la Vita, alla fine ne basterà anche una sola che tia la forza di soffrire e di scegliere la vita.… (plus d'informations)