Islanda, Fiordi occidentali, un uomo si ritrova nella chiesetta di un villaggio sperduto senza sapere come ci ©· arrivato n©♭ perch©♭. Una lapide nel piccolo cimitero lo colpisce: ℗±La tua assenza ©· tenebra.℗ © la figlia della defunta ad accompagnarlo nell'unico albergo della zona, dove tutti sembrano conoscerlo e S©đley, la proprietaria, lo accoglie come un amore ritrovato, mentre lui non ricorda neppure il proprio nome. Sa solo che quando scrive sente di uscire dalla gabbia del tempo, e cos©Ơ dalla sua penna riaffiora impetuosa una saga che spazia tra gli ultimi due secoli e da un capo all'altro dell'isola, raccontando di donne e uomini inquieti e accomunati da un'intensit© del sentire che non pu©ø ridursi entro i confini angusti della quotidianit© : dal reverendo P©♭tur, sposato ma invaghito segretamente di una sconosciuta, che scrive lettere al poeta H©œlderlin, a Gu©ʻr©Ư©ʻur, contadina colta di fine Ottocento che intreccia il suo destino alla nascita del femminismo islandese; da ©si, la cui vita ©· ostaggio di un'insaziabile sete di sesso, a Eir©Ưkur, che cerca di colmare con la musica il vuoto dell'abbandono subito nell'infanzia. Errori, debolezze, scelte impossibili e rinunce si avvicendano in una maldestra ricerca della felicit© , riverberandosi nelle note che come una colonna sonora accompagnano ogni pagina, da Elvis a Nick Cave, da Nina Simone a Bach. Mentre il narratore che ricorda e racconta ci trasporta in una zona di confine tra vita, memoria e poesia che riesce a sfidare le leggi del tempo: ℗±Scrivi. E non dimenticheremo. Scrivi. E non saremo dimenticati. Scrivi. Perch©♭ la morte ©· solo un altro nome per l'oblio.℗